Domande & Risposte
(FAQ)

Quando fare la visita oculistica al bambino?

Sicuramente appena i genitori o il Pediatra sospettino un problema di vista o  uno strabismo oppure  se il bambino si strofina spesso gli occhi o ha intenso fastidio alla luce e lacrima.

  • Tutti i bambini dovrebbero eseguire una prima visita oculistica verso i 3 – 4 anni, per escludere difetti di vista o patologie oculari non sempre sintomatiche e di cui il piccolo paziente può non saper riferire il problema;
  • verso i 5-6 anni, all’inizio della scuola, per escludere la necessità di portare occhiali e per eventualmente  correggere un “occhio pigro”;
  • dai 6-7 anni ai 16 anni, ogni 2-3 anni se non sono riferiti problemi visivi o cefalea frequente, per eventualmente valutare l’adozione di lenti a contatto;
  • bambini con genitori o parenti stretti con problemi di vista: visita oculistica periodica ogni 12-18 mesi;
  • bambini affetti da diabete, malattie neurologiche, artrite e altre patologie che coinvolgono il sistema visivo devono essere valutati ogni 6-12 mesi, anche secondo le indicazioni dello Specialista curante.
Come si svolge e quanto dura la visita oculistica?

La visita oculistica comprende la prova dell’acutezza visiva, la valutazione delle diverse strutture del bulbo oculare, lo studio della motilità oculare e altri test e approfondimenti strumentali per valutare il completo funzionamento del sistema visivo. In particolare si valuta:

  • l’acutezza visiva, cioè la capacità di leggere lettere o numeri e riconoscere simboli;
  • la motilità oculare, per escludere forme di strabismo e mal allineamenti oculari anche di origine neurologica;
  • il segmento anteriore con l’esame, tra l’altro, di cornea e cristallino (ed eventuale cataratta), possibili fonti di difficoltà visive;
  • la pressione intraoculare, il cui innalzamento è un fattore di rischio per lo sviluppo di gravi lesioni irreversibili del nervo ottico (glaucoma);
  • il fondo oculare e più in generale l’esame del segmento posteriore per valutare la retina, il nervo ottico, la macula, arterie e vene retiniche e il corpo vitreo.

La visita oculistica ha una durata di circa 20-30 minuti. e l’utilizzo del collirio midriatico per dilatare la pupilla potrebbe rendere difficoltosa, per un’ora circa, la guida e la visione per vicino.

Come si cura la visione doppia?

Una precisa diagnosi sulle cause di diplopia (visione doppia) consente una successiva scrupolosa cura del disturbo: il deficit di un nervo cranico (III-IV-VI) che stimola il muscolo oppure la sofferenza diretta di un muscolo oculare hanno approcci terapeutici diversi. 

Talvolta per ripristinare la visione singola, si utilizzano lenti prismatiche, altre volte può essere consigliata la correzione chirurgica.

Negli adulti quando eseguire la visita oculistica?

Sicuramente appena notiamo un problema di vista, di visione doppia o di dolore oculare. 

  • Nelle persone che non hanno mostrato difetti di vista: visita di controllo ogni 4-5 anni fino ai 40 anni di età. 
  • Chi porta  lenti correttive: ogni 12-18 mesi.
  • Fra i 40 ed i 45 anni è bene che tutti eseguano una visita di controllo per valutare l’inizio della presbiopia e lo stato dell’occhio “adulto”.
  • Fra i 45 ed i 65 anni  andrebbe eseguita una visita ogni 2 anni, soprattutto per monitorare la pressione oculare (non siamo in grado di “percepire” se è alta e c’è un glaucoma  e invece si rischia la cecità) e le complicanze oculari di altre malattie (diabete, ipertensione arteriosa, cardiopatie) che  possono manifestarsi inizialmente con segni oculari, prima che con sintomi corporei.
  • In presenza di patologie che possono coinvolgere il sistema visivo, come ad esempio diabete o ipertensione arteriosa in terapia farmacologica, si consiglia una valutazione almeno una volta all’anno.
  • Dopo i 65 anni controlli ogni 12 mesi poichè il sistema visivo è più facilmente soggetto ad alcune malattie come la cataratta, il glaucoma e la degenerazione maculare della retina. 
  • Persone con genitori o parenti stretti con problemi di vista, così come persone affette da diabete, ipertensione arteriosa, malattie reumatiche, malattie renali devono porgere maggior attenzione ai loro occhi, facendo visite ogni 12-18 mesi.
Quali sono le patologie valutate durante la visita Neuroftalmologica?

 

  • Infiammazioni, ischemie del nervo ottico, compressioni secondarie a neoplasie.
  • Esiti di ictus, di tumori o di emorragie cerebrali che coinvolgono le vie visive.
  • Miopatie ( es. correlate a patologie tiroidee) e miastenie oculari.
  • Paralisi dei nervi cranici con conseguenti alterazioni della motilità oculare e visione doppia.
  • Alterazioni delle pupille (anisocoria) o delle palpebre (ptosi o retrazione).
  • Blefarospasmo, emispasmo facciale.

 

Come si pone diagnosi di patologia del nervo ottico?

Dalla valutazione oculistica approfondita, completata dall’esecuzione del campo visivo e dallo studio OCT si pone diagnosi di infiammazione acuta (neurite) o cronica (neuropatia) del nervo ottico, in forma isolata o associata a altre patologie neurologiche come ad esempio in corso di sclerosi multipla o sofferenze cerebrali vascolari (ictus) o degenerative  (m Parkinson, m Alzheimer).

In alcuni casi può essere consigliata l’esecuzione di una Risonanza magnetica dell’encefalo e delle orbite, oltre ad eventuali altri approfondimenti neurologici e clinici, per indirizzare alla miglior terapia per il massimo  recupero della funzione del nervo ottico e in particolare dell’acuità visiva.

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